Le energie del corpo fisico

Continuo il discorso iniziato con l’articolo pubblicato sul numero zero della rivista, quello inerente ai chakra ed ai campi ordinatori dell’energia planetaria perché proprio da quel lavoro nella mailing list Convivio Astrologico di cui faccio parte, si è sviluppata una discussione e mi sono resa conto che non c’è molta informazione o meglio secondo il mio punto di vista non c’è un’informazione corretta.

Quando sento parlare di chakra “chiusi” o di “apertura” di chakra comincio ad agitarmi nonostante rispetti l’opinione di tutti anche se diversa dalla mia; negli ultimi anni terapie energetiche o pseudo tali hanno creato un business incredibile attorno ai chakra ed al loro funzionamento; bastano poche ore, al massimo un fine settimana, un cospicuo chachet e c’è l’iniziazione, l’apertura di non so cosa; sono parecchi anni che sull’onda della new age queste esperienze vengono fatte; conosco tante persone che le hanno fatte, ma alla verifica dello scorrere della vita, coi suoi avvenimenti, non mi pare che ci sia tutta questa illuminazione in giro; chiaramente questo può essere un giudizio di parte, ma anni di esperienza con il lavoro del corpo e un pizzico di buonsenso mi fanno pensare che fino a quando siamo in questa dimensione e con questo corpo, la bacchetta magica che risolve i nostri problemi non c’è; c’è l’impegno ed il lavoro per risolvere i nostri problemi, ma è un impegno costante perché siamo energia incarnata in un determinato campo ( il cielo di nascita) che si evolve continuamente sia a livello fisico che psichico e spirituale in base ai campi di energia che vengono da Gaia ed a quelli che essa forma nel sistema solare ( transiti) ed ad altri che il sistema solare attraversa ruotando con la galassia di cui fa parte.

Non ci sono chakra “chiusi”; non possono esistere fisicamente perché altrimenti saremmo cadaveri e non è esatta neanche questa affermazione perché i cadaveri non hanno più energia vitale, questa si stacca dal corpo poco dopo il nostro ultimo respiro; i chakra sono dei polmoni energetici che inspirano l’energia del cosmo e quella tellurica ed espirano quella sporca che viene dal funzionamento del nostro corpo; ci sono chakra sporchi e ci sono chakra iper o ipo utilizzati, ma siccome il sistema è in omeostasi, se un chakra è troppo attivo, per forza ce ne sarà uno scarico.

Per fare un esempio pratico pensiamo alla vita monastica ed ai voti di povertà, castità ed obbedienza; in questo caso sono i primi tre centri energetici, quelli bassi del corpo, che vengono repressi, ma questo blocco fa espandere i chakra superiori, quelli della vita spirituale ed è proprio questo che ricerca chi inizia un cammino di fede e di vita religiosa.

Prima di intervenire per equilibrare il sistema occorre fare una diagnosi per capire dove sono i problemi; lo studio del cielo di nascita aiuta, così come aiuta lo studio della sua dinamizzazione, i transiti e le progressioni, ma non può essere solo un discorso teorico, occorre anche una verifica fisica, sapere che malattie o disturbi sono in atto; a chi ha esperienza di lavoro sul corpo basta vedere come cammina una persona per capire dove sono i blocchi strutturali; una volta capito dov’è il problema si può cominciare a lavorare per portare in equilibrio il sistema ed il mezzo per equilibrare i centri di energia è quello dell’utilizzo dell’energia stessa.

Tutto quello che ci circonda è energia e vibrazione, ma ci sono frequenze diverse; quelle molto alte, quindi in grado di interagire in modo incisivo con i nostri collettori energetici sono quelle del suono, la musica e la danza, il movimento del corpo su quella frequenza; dei colori, veicolati elettivamente dai cristalli che per la loro struttura sono antenne riceventi e trasmittenti energia e le energie degli oli essenziali, i profumi.

Le essenze sono il distillato di parti della pianta, sono l’anima della pianta in grado di colloquiare con la nostra anima; possiamo usare i profumi come tali, in ogni caso modificheranno il nostro campo energetico, ma possiamo anche usarli per massaggiare ogni singolo chakra, in senso orario se si vuole immettere energia, in senso antiorario se la si vuole scaricare; per quanto riguarda il primo chakra si massaggiano le piante dei piedi, il nostro radicamento a terra; importante: le essenze non si usano pure, sono estremamente volatili, devono essere diluite in un olio base, ottimo ad esempio l’olio di sesamo o di vinacciolo, oltre al classico olio di mandorle dolci.

A seguire per ogni chakra saranno date indicazioni per avere la possibilità di cambiare le frequenze; consideriamole come istruzioni per l’uso delle energie; la cosa importante è l’ascolto del nostro corpo e gli eventuali cambiamenti che accadano quando modifichiamo qualcosa; un consiglio: è meglio fare un’esperienza alla volta e “sentire” nel nostro corpo cosa accade; se usiamo più energie tutte in una volta il rischio è quello di un ingorgo che alla fine non serve a niente; le indicazioni sono prive di controindicazioni eccetto l’uso degli oli essenziali che devono essere diluiti nel modo giusto ( in 10 ml di olio base 10 gocce di essenza; in questo campo meglio poco che troppo) e di alcuni oli che possono essere tossici a diluizioni troppo concentrate

Ancora una cosa si può usare una frequenza planetaria complementare a quella che si vuole armonizzare; esempio pratico per un persona fortemente segnata da Saturno, ligia alle regole, rigida, staccata emotivamente  si possono usare le frequenze del Sole se si vuole immettere energia e spirito positivo, della Luna per facilitare il contatto con le emozioni e di Venere con l’affettività; per quanto riguarda questo pianeta il corrispondente al IV chakra è uno snodo fra le vibrazioni più corporee e quelle più spirituali ed è un po’ un talismano da usare in molte situazioni di crisi.

 

Saturno I chakra Muladhara

 

Il suono di Saturno è un suono di terra, greve ritmato, è il suono del tamburo, i canti dei nativi di America ed il movimento è il battito dei piedi a terra al suono del ritmo del tamburo, c’è una presa di coscienza del radicamento alla madre terra, alle radici, c’è lo scarico a terra della rabbia che il pianeta non si permette di esternare; il movimento può diventare essenziale, automatico, la persona battere un piede e poi l’altro come una marionetta, le braccia cadono lungo il corpo, la testa segue il movimento del corpo senza rimanere eretta, ma è completamente abbandonata.

La vibrazione del chakra è rossa e le pietre sono quelle rosso scuro e nere: ematite, tormalina nera, ossidiana, granato, diaspro rosso solo per citarne qualcuna; per quanto riguarda l’uso delle pietre si possono indossare con anelli o ciondoli, ma anche dinamizzare l’acqua del bagno, mettendole dentro la vasca almeno un quarto d’ora prima di immergersi.

La medicina ayurvedica usa per questo chakra il rubino.

Oli essenziali:

Cedro: aiuta ad affrontare le paure che vengono dal passato, che siano consce o inconsce, serve a farle affiorare e superare; profumo che porta a guardarsi dentro ed  a trovare la base solida per il proprio radicamento, aiuta a lasciare i vecchi schemi per affrontare situazioni nuove.

Cipresso: essenza calmante per eccellenza, aiuta a superare l’ansia, gli attacchi di panico; fortemente calmante è consigliato alle persone iper attive che attraverso l’azione anestetizzano i problemi di fondo; è consigliato a chi ha comportamenti compulsivi, specie nel rapporto col denaro.

Pino:  dona energia, per chi sente di non riuscire ad andare avanti nella vita, si sente prostrato, porta una ventata di ottimismo che spazza via la malinconia tipica di chi sente di non farcela più;  stimola  a superare i sensi di colpa, porta voglia di rinnovamento.

Incenso: in questo chakra contrasta il bisogno di sicurezza materiale, la tendenza ad accumulare, la chiusura ai bisogni degli altri; è un olio che porta ad ampliare le percezioni, spinge a staccarsi dal contingente per aprirsi alle emozioni.

Cisto: aiuta a guardarsi dentro, a trovare le proprie risorse per affrontare la vita: essenza che porta a staccarsi da vecchi traumi, da dipendenze affettive e porta la voglia di ricominciare; utile nei momenti di panico, momenti in cui si perde il proprio centro; è l’olio che apre il contatto con i centri energetici extra corporei terrestri.

 

Luna II chakra Swadhistana

 

Il suono di Luna è un suono dolce, le nenie dell’infanzia, ma anche sensuale, la musica indiana, la vibrazione del sitar, le musiche orientali per la danza del ventre; il corpo si abbandona ad essa con un movimento rotondo, fluido, mai staccato; è un movimento che si può anche eseguire stesi a terra, sul pavimento, senza il peso della gravità terrestre, pensando di essere un’onda del mare.

La vibrazione del chakra è arancio e le pietre sono quelle di colore arancio e bianco madreperlato:  la perla, che è considerata una pietra, la rodocrosite, l’opale bianco, la corniola ,l’agata.

Per l’ayurveda : perla.

Oli essenziali:

Sandalo: scioglie i blocchi emozionali; è un essenza afrodisiaca specie per l’uomo, ma in generale svolge una doppia azione, da una parte aiuta ad aprirsi all’altro/a, ma allo stesso tempo protegge il campo energetico personale, lo rivitalizza.

Camomilla: olio calmante adatto a chi non riesce a governare i propri sentimenti, è preda delle emozioni; allo stesso tempo serve a stabilire un contatto profondo a livello emozionale, aiuta a superare le difese che sono erette per paura.

Gelsomino: olio per eccellenza che risveglia la sensualità e la sessualità, che rimuove blocchi e porta a vivere pienamente la gioia derivante dal contatto con il proprio e l’altrui corpo; fortemente euforizzante, adatto nei momenti di crisi e depressione.

Patchouli: altra essenza afrodisiaca che spinge a superare la paura del contatto, i sensi di colpa, ma soprattutto aiuta ad accettare il proprio corpo e le trasformazioni che esso subisce, ad esempio durante l’adolescenza o la menopausa.

Ylang Ylang: essenza afrodisiaca femminile; esalta la gioia di vivere, la serenità interiore, ma anche l’accordo con chi ci sta attorno, non solo dal punto di vista delle relazione affettive; è un profumo che porta pace e alimenta la distensione.

 

Marte III chakra Manipura

 

Il suono di Marte è ritmato e deciso, elettivamente è il suono della marce militari , ma anche quello del tip tap, la musica rap; esprime dinamismo, smuove il corpo, tutto il corpo è pronto all’azione ed al movimento, le braccia soprattutto si muovono in movimenti di affermazione, i movimenti sono staccati l’uno dall’altro al ritmo della musica, l’energia della musica invade il corpo e tutto il corpo è in movimento dinamico.

La vibrazione del chakra è gialla e le pietre sono di tale colore, colore dell’affermazione personale: l’ambra, il topazio, il quarzo citrino, l’occhio di tigre.

Per l’ayurveda: corallo

Oli essenziali:

Ginepro: essenza ideale per chi ha paura di sbagliare, per chi non riesce ad imporsi; esalta la volontà e la spinta all’affermazione, aiuta a staccarsi da condizionamenti e plagi; aumenta la sensazione di sicurezza interiore, a trovare la propria visione delle cose.

Vetiver: porta senso di sicurezza e stabilità, ottimo per superare i momenti difficili, ideale prima degli esami, di colloqui importanti, sprona a superare le prove della vita, a superare l’ansia e ad essere costanti nel rendimento, stabilizza il flusso energetico, aumenta la concentrazione.

Menta: dona forza ed energia per affrontare situazioni impegnative, lucidità mentale e capacità di trovare vie nuove per la risoluzione dei problemi della vita; olio ideale per i momenti di stress ed iper attività, nei momenti in cui si ha bisogno di una sferzata di energia.

Mirto: porta chiarezza nella visione dei propri obiettivi; è ideale per le persone che disperdono energia, che scattano senza motivo, ma anche a quelle che si sentono schiacciate da troppe responsabilità, dai sensi di colpa per non riuscire a fare le cose alla perfezione.

Limone: spinge all’azione, dona energia, particolarmente adatto alle persone flemmatiche; aiuta nei momenti di noia, quando si affrontano incombenze pesanti e ripetitive, quando non si ha stimoli mentali; porta ottimismo e visione positiva della vita.

Zenzero:  da usare nei momenti in cui si pensa di non riuscire ad andare più avanti, di avere un compito troppo gravoso da affrontare; stimola l’energia e la forza fisica, aiuta ad andare avanti nei momenti di depressione e di stanchezza.

Pepe nero: stimolante energetico, facilita e velocizza qualsiasi cambiamento; è un catalizzatore di energia e si può comunque usare una goccia in qualsiasi miscela per amplificarne l’effetto; aiuta ad imporre la propria volontà e la spinta affermativa.

 

Venere IV chakra Anahata

 

Il suono di Venere è romantico, lirico come le romanze d’amore, coinvolgente e sensuale come la musica napoletana; il corpo danza l’armonia, non ci sono movimenti forti; le braccia si aprono ad accogliere il mondo, ad aprire il cuore a tutto quello che ci circonda; c’è un abbandono languido alla musica ed il corpo vibra e si espande sotto l’onda di una musica che porta serenità.

La vibrazione del chakra è verde e le pietre che portano questa frequenza sono: la giada, lo smeraldo, la malachite, ma a questo chakra si associa anche il colore rosa ed ecco il quarzo rosa, pietra elettiva per l’amore e l’apertura del cuore e per il mal d’amore.

Per l’ayurveda: smeraldo.

Oli essenziali:

Rosa: è l’olio che vibra sulla frequenza energetica più alta; è la chiave per aprire il cuore, per guarirlo dalle vecchie ferite e dai traumi e per far si che sia pronto all’amore, alla compassione per tutto quello che lo circonda; è il talismano per ogni problema della vita.

Gelsomino: in questo chakra vibra elettivamente sul piano delle emozioni, le sblocca, porta un messaggio di apertura all’abbraccio con gli altri, di accettazione dell’amore che proviene dagli altri, incrementa anche l’amore per noi stessi.

Neroli: porta l’apprezzamento della bellezza in ogni sua forma, nella natura, in tutto quello che ci circonda, porta l’apprezzamento di se stessi, la propria accettazione, aiuta a superare complessi di inferiorità fisici, dona serenità, calma le tempeste del cuore.

Verbena: apre il cuore alle frequenze dell’amore, aiuta ad affrontare nuove esperienze, richiama nuove esperienze e fa si che si abbandonino i rimpianti che provengono nel passato, stimola a vedere il lato magico della situazione in cui si vive.

Ranversana: spazza via i vecchi rancori, le cose non dette, i blocchi emozionali; scioglie rabbia e rancori, gelosia e possessività; è l’essenza ideale da usare quando si vuole spazzare via un sentimento che è diventato un’ossessione.

 

Mercurio V chakra Vishudda

 

Il suono di Mercurio è allegro, rapido, contagia il movimento come il barbiere di Siviglia di Rossini; è la tarantella napoletana; è la musica cinese così veloce nei suoi ritmi, trascinante in un movimento che è continuo ma imprevedibile, che può cambiare improvvisamente direzione; il corpo è proteso in avanti, spesso danza sulle punte proiettato alla ricerca di sempre nuovi movimenti e può danzare sottolineando il ritmo con il tamburello, con le nacchere, interagendo con la musica.

La vibrazione del chakra è blu e le pietre corrispondenti sono l’acquamarina, lo zaffiro, il lapislazzuli, il turchese.

Per l’ayurveda: topazio.

Oli essenziali:

Lavanda: essenza magica  e polivalente adatta a trattare moltissimi problemi perché è equilibrante, quindi calma l’iper agitazione, le problematiche da stress, ma aiuta e dona energia quando si è stanchi e depressi; è un’essenza chiave per accedere a stati superiori della coscienza, adatta alla meditazione, ma aiuta anche la comunicazione profonda tra le persone.

Bergamotto: serve per uscire dagli stati di depressione, di blocco, dai momenti in cui non si sa cosa fare, spinge all’azione; ha un effetto euforizzante sull’ambiente ed è utile nei casi in cui ci sia ostilità tra le persone, in cui un gruppo non ha affiatamento.

Mandarino: olio contro l’ansia e lo stress; spinge alla socializzazione, porta gioia nelle relazioni di amicizia; indicato per chi ha avuto un’infanzia traumatica, aiuta a superare i blocchi che vengono dalla paura di non essere in gradi di fare una cosa.

Lemongrass: dona una sferzata di energia che spinge all’azione, ideale per chi si sente bloccato nella vita, per chi si sente depresso ed impotente; combatte la pigrizia, la stagnazione energetica, ideale per chi ha voglia di cambiare vita, ma non trova la forza per farlo.

Issoppo: è un essenza elettivamente purificante, quindi scioglie i blocchi emotivi e spinge ad essere chiari nell’esposizione delle proprie idee, ma è anche ideale per purificare gli ambienti, specie dove si concentrano persone con problemi, dove si fa terapia.

 

Giove VI chakra Ajna

 

Il suono di Giove è solenne e lento, è la maestosa musica classica ed il corpo segue il ritmo lento e profondo, il movimento è morbido, il corpo occupa molto spazio con movimenti ampi, le braccia si allargano attorno al corpo ad affermare fisicamente l’espansione della coscienza, gli occhi sono semichiusi a cercare il movimento all’interno, ad espandere l’anima assieme alle note della musica, è una meditazione in movimento come nel tai chi.

La vibrazione del chakra è indaco e le pietre corrispondenti sono la fuorite, l’ametista, la sodalite.

Per l’ayurveda: diamante

Oli essenziali:

Basilico: porta ad una visione chiara della vita, serve nei momenti in cui bisogna avere lucidità mentale, aiuta la sintesi mentale, unisce la parte razionale a quella creativa; ottimo quando c’è stanchezza fisica e mentale, quando si ha difficoltà a scegliere la strada da seguire.

Muschio di quercia: dilata l’espansione della coscienza, fa perdere il lato razionale ed amplia quello emozionale, quindi rimuove gli ostacoli che frenano il libero fluire delle energie, soprattutto quelli di origine sessuale; è un olio afrodisiaco.

Sandalo: in questo chakra è usato come protettore dell’energia vitale, dei corpi sottili, è un olio che purifica l’aura, i campi energetici extra sensoriali.

Incenso: qui elettivamente usato per la meditazione, per ampliare la visione interna, per connettersi all’anima del mondo, per ampliare le facoltà di intuizione, di introspezione, aiuta nel viaggio interno alla coscienza.

Salvia sclarea: spazza via i veli dell’illusione, ideale per una visione chiara e superiore delle cose; ideale per la meditazione, la creatività artistica, la fantasia, concilia il sonno e è un talismano che aiuta a ricordare i sogni, quindi attraverso essi è una chiave per accedere alle potenzialità dell’inconscio.

Noce moscata:  è un olio da usare con cautela perché è un potente stimolante nervoso, amplifica tutte le facoltà cerebrali, incrementa i sogni, porta a sogni lucidi e vivi.

 

Sole VII chakra Sahasrara

 

Il suono eleva verso l’alto, è il suono del violino con la sua vibrazione così alta, con la sua  voce che è capace di parlare alla nostra anima, ma è anche il suono del silenzio, dell’immobilità, del contatto con il tutto attraverso la condivisione con il cosmo delle nostre esperienze di vita ed il loro superamento; è il movimento della fiamma della candela che si eleva verso l’alto ed il corpo immagina di essere tale fiamma, si stacca dal contingente per proiettarsi nell’immensità della volta celeste.

La vibrazione del chakra è il bianco e l’oro, le pietre sono il diamante, il cristallo di rocca, la fluorite.

Per l’ayurveda: zaffiro.

Oli essenziali:

Lavanda, incenso, neroli e rosa a questo livello agiscono con le loro frequenze più elevate, mettono in contatto con la parte spirituale più profonda e con quella che possiamo chiamare l’anima del mondo, aiutano a trovare il senso della propria esistenza terrena.

Alloro: ideale per avere una visione lucida sulle decisioni da prendere; serve a distaccarsi dalle emozioni, porta serenità ed incisività nelle azioni; è l’olio che apre il contatto con i centri extra corporei  celesti.

Arancio amaro e dolce: questi oli portano luce alla visione persona, la fanno uscire dagli schemi stagnanti per aprirsi a qualcosa di più grande, mettono in contatto con il sé superiore e con il proprio progetto di vita.

Mirra: è l’essenza della meditazione e della preghiera, ma ha la capacità di unire alla mente superiore, agli stati alterati di coscienza, la coscienza e l’esperienza del corpo; porta ad una visione globale della propria esperienza di vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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